Insieme per conoscere e prevenire la violenza di genere

La scuola come palestra di vita. Il luogo dove si conosce la cultura ma anche il sito privilegiato dove si impara la vita. Quella con cui ogni giovane si scontra ogni giorno e dalla quale ci si difende per superare gli ostacoli ed imparare ad apprezzare il suo anelito di libertà ed indipendenza. Su questa linea d’onda si è mosso l’Istituto Montale che ha voluto offrire ad una rappresentanza di studenti gli strumenti per diffondere messaggi di speranza. L’organizzatrice Anna Maria Arena di concerto con la dirigente scolastica hanno pensato ad una giornata di approfondimento sul tema: 

‘La violenza ha tanti volti: impara a conoscerli’ - Istituzioni e studenti dell’Istituto Montale , insieme per conoscere e prevenire la violenza di genere. L’auditorium della scuola stracolmo di studenti delle classi terminali che hanno partecipato con entusiasmo al dibattito scaturito dai racconti vivi di chi ogni giorno raccoglie le storie di vita delle donne maltrattate, abusate, schiavizzate da chi dice di amarle. 

I lavori sono stati aperti dalla prof.ssa Anna Maria Arena; dopo i saluti istituzionali del dirigente scolastico Maria Franca Tomaino  e del sindaco di Cinisello Balsamo Giacomo Ghilardi, spazio alle relazioni. Stefania Bartoccetti fondatrice del ‘telefono donna’ di Milano ha posto l’accento sull’importanza della denuncia che dà il via alla procedura della protezione della donna in strutture protette e lontane dal loro presunto ‘carnefice’. Il vicequestore aggiunto della Polizia di Stato di Cinisello B. Giovanni Di Stefano ha presentato i vantaggi delle nuove leggi sullo stalking e  del revenge porn per scongiurare eventi dannosi che si innestano alla fine di una storia d’amore; il direttore generale dell’Ordine degli avvocati di Milano Carmelo Ferraro e l’avvocato penalista nonché membro del consiglio dell’Ordine degli avvocati di Milano Ernesto Sarno hanno esposto storie di vita vissuta che confluiscono negli atti persecutori di cui le cronache sono tristemente popolate. 

Una full immersion nella vita parallela di tante, troppe famiglie che scivolano nell’impasse di un amore malato da cui si può uscire affidandosi alla legge prima di incorrere in sacrifici ‘agatini’ come ha sottolineato una degli agenti del reparto di polizia. 

Prof. Liliana Blanco